In Lombardia la Poiana è sedentaria, nidificante, migratrice regolare e svernante. Manca come nidificante nei settori più poveri di alberi della pianura padana. In inverno alla popolazione nidificante si aggiungono individui di provenienza settentrionale.
E’ il rapace più comune che si può trovare in volo nella campagna in inverno.
La poiana è un uccello predatore diurno, carnivoro; come predatore è dotato di un becco adunco e due forti zampe terminanti con lunghi artigli ricurvi.
È un rapace dalle forme compatte con ali ampie e arrotondate e una coda piuttosto corta. Il suo corpo ha una lunghezza di circa 50-60 cm, con un’apertura alare pari a 125-145 cm., coda ampia e rotonda, collo tozzo e robusto.
È facile osservarlo posato su pali o sugli alberi isolati, dai quali pratica la caccia da appostamento.
Caccia normalmente a vista, esplorando da grande altezza il territorio: volteggia per ore descrivendo ampi cerchi alla ricerca di una preda, pronta a lanciarsi in una fulminea picchiata allorché viene individuata. Il volo è silenzioso e il suo arrivo improvviso. La vittima spesso si accorge della sua presenza solo quando ha i suoi gli artigli nella schiena. Caccia piccoli mammiferi, roditori, conigli, coleotteri, lucertole, serpenti e piccoli uccelli.
Costruisce un solo nido sugli alberi oppure su rocce isolate.
La femmina depone solitamente 2 o 3 (più raramente 1 o 4) uova nel nido tra marzo e maggio. Le uova sono bianche con macchiettature grigie o brune. La cova dura solitamente 34 giorni a cui si alternano sia i maschi che le femmine. I piccoli restano nel nido per i successivi 40-50 giorni.
Le campagne alberate sono particolarmente favorevoli a questa specie, che si adatta meglio di altri rapaci alle trasformazioni ambientali operate dall’uomo.
Svolge un ruolo primario nel mantenimento dell’equilibrio dell’ecosistema naturale cibandosi anche di carogne.
Gli ambienti più frequentati sono le coltivazioni estese e le campagne alberate, in minor misura i boschi di latifoglie e i pioppeti.
Le densità maggiori si riscontrano comunque con basso grado di diradamento della vegetazione arborea.
La specie è assente nelle zone ad alta urbanizzazione.
Frequenta montagne, colline, vallate, pianure, regioni boscose e ampi spazi coltivati.