Coltivare l’aneto è semplice. L’aneto è un’erba aromatica che una volta non veniva molto utilizzata nella cucina italiana, mentre ha sempre spopolato nella cucina nordica. Con l’arrivo del cibo fusion (cioè un mix di sapori nostrani e di altri Paesi del mondo) coltivare l’aneto è diventata una pratica sempre più diffusa perché questa erba aromatica è entrata con un salto a piè pari nelle nostre cucine. Per coltivare l’aneto bisogna aspettare l’arrivo dell’autunno, quando il clima si fa più fresco. In questo modo potrete avere delle foglioline di aneto fresche per tutto l’inverno.
Coltivare l’aneto come abbiamo già detto è molto semplice: per prima cosa procuratevi i semi, che troverete in un vivaio. Poi prendete il vasetto che preferite e piantateli ad un profondità di circa 2 cm dalla superficie. In una o due settimane la vostra piantina comincerà a crescere, fino ad arrivare anche a 70 cm di altezza. Per coltivare l’aneto non occorre molto tempo e una volta spuntate le foglioline le potrete staccare e utilizzare come complemento ai vostri piatti. Il suo sapore ricorda quello del finocchio, ma è caratteristico e impossibile da descrivere perché non si avvicina a nessuna delle nostre classiche erbe aromatiche. Coltivare l’aneto è utile in quanto si accompagna a patate, formaggio, pesce e uova, è utilizzato in molte ricette nord europee, insalate arabe a base di yogurt o formaggio, e arricchisce anche numerosi piatti con il pollo. I semi dell’aneto sono usati come spezia, in miscele per tisane e per la preparazione di sottaceti. Una volta finito di coltivare l’aneto potrete essiccare o surgelare le foglie, ma è consigliato usarlo fresco, in modo da mantenerne intatto il sapore e le proprietà.