Valigie, borsette, cartelle e via dicendo si conserveranno a lungo, mantenendosi… giovanili e di bell’aspetto purché trattate con le debite cure. Il motivo per cui il cuoio si screpola, si spella e invecchia è che si essicca (i suoi guai non vi fanno venire in mente, per analogia, quelli della nostra pelle soggetta alla famigerata disidratazione?). Buone creme di bellezza — per lui — sono l’olio di piede, l’olio di ricino e la lanolina (e gli ultimi due, del resto, anche per noi: il primo per rinvigorire le ciglia, la seconda come ingrediente di molte creme per la pelle). Deleteri, invece, sono la paraffina (di natura minerale) e l’olio di semi di lino.
PULITURA
Prima di applicare uno dei tre. cosmetici non dimenticate di pulire accuratamente l’oggetto spolverandolo oppure lavandolo con un panno immerso in saponata (vanno bene sia un sapone neutro sia lo speciale sapone per il cuoio) e strizzato. Le macchie di unto spariscono con uno dei detergenti indicati per la pulitura a secco.
MANUTENZIONE
L’olio di piede va applicato sul cuoio leggermente umido: spalmatelo con le dita o con un tampone di stoffa morbidissima; il cuoio lo assorbirà rapidamente, rimanendo morbido e asciutto. Se fosse molto secco, ripetete l’operazione il giorno successivo. C’è però un inconveniente: una volta trattato così, è impresa ardua lucidarlo. Perciò, nel caso di oggetti che in origine non erano di pelle opaca, ricorrete preferibilmente alla lanolina o all’olio di ricino, oppure imboccate la via di mezzo con una miscela di olio di ricino e lanolina in parti uguali oppure olio di piede e lanolina in parti uguali.
MACCHIE DI CUOIO
Vi è mai capitato di scuotere la testa, desolate, di fronte a un’antipatica, pervicace ombreggiatura lasciata sulla stoffa del vestito o del cappotto da una cartella o da una borsa di cuoio, a furia di sfregamenti? Sono macchie bisbetiche, assai difficili da togliere, probabilmente dovute al tannino della concia. Tuttavia, se si tratta di materiali lavabili, non disperate: provate ad applicare direttamente sulla zona offesa un detergente liquido, poi strofinate; riapplicate e strofinate di nuovo e così via, senza scoraggiarvi. Spesso l’esito è fausto. Infine, per far scomparire le ultime tracce, rivolgetevi all’aiuto del perborato di sodio o dell’acqua ossigenata.