Gli esercizi di analisi definiscono, nel loro insieme, le attività che il lettore attento compie nello studio di un testo complesso. Agli studenti va insegnato a leggere in questo modo i testi assegnando loro specifici esercizi, ma deve essere specificato che si tratta di acquisire uno stile di lettura, un abito da portarsi dietro come bagaglio permanente.
Tutti gli esercizi di analisi sono attività che il lettore compie sulle parole, cioè sulla veste esteriore del pensiero filosofico: sono esercizi sulla superficie delle idee. Ma ogni superficie tanto copre quanto rivela le profondità. Le analisi possono dunque permettere un buon approfondimento, attraverso ulteriori e diverse fasi del lavoro filosofico, oppure possono dare l’illusione della conoscenza. E’ quest’ultimo un pericolo al quale si deve sfuggire. Si può essere in grado di rispondere correttamente a questionari accuratamente costruiti sui testi senza avere approfondito il testo. Il che crea come effetto di superficie l’illusione di avere capito.
Per conseguenza gli esercizi di analisi non sono né l’ultima né l’unica parola del lavoro filosofico sui testi. Sono uno strumento come altri per superare la fase intuitiva e pervenire a una migliore articolazione della propria comprensione del testo e della propria capacità di esprimerne i concetti.
Gli esercizi di analisi, inoltre, possono appesantire molto il lavoro scolastico. Sono strumenti che gli studenti devono acquisire con sicurezza, ma vanno usati insieme ed a fianco di altri.
Detto questo, è bene dire che si tratta di esercizi di fondamentale importanza quando il taglio prescelto per il proprio insegnamento prevede la lettura dei testi in modo sistematico. E’ indispensabile, infatti, abituare gli studenti a leggere in modo corretto questo tipo di testi, così difficili e così diversi da quelli a loro noti, in cui persino il genere letterario e le forme espressive sono difficili da identificare. Senza questa abitudine e senza il sicuro possesso di alcuni strumenti di analisi, lo studio dei testi filosofici di media o alta difficoltà può essere uno scoglio insormontabile (intuizioni a parte). Gli esercizi di analisi sono quindi la base per operare con altri tipi di esercizi a partire dalla lettura dei testi. Sono un essenziale strumento di base.
Indice
Paragrafazione e titolazione
Descrizione
L’insegnante chiede agli studenti di suddividere un brano, breve o lungo, in paragrafi e di scegliere per ciascuno di essi un titolo. Segue o meno una revisione in comune e uan libera discussione sulle scelte di ciascuno.
Regole
Gli esercizi di analisi sono spesso l’altro volto degli esercizi di sintesi o la loro premessa. E’ questo il caso, perché il titolo è, in fondo, l’estrema sintesi di un paragrafo. Può essere espresso da poche parole – anche in linguaggio figurato – o da una breve frase. E’ il professore a indicare le modalità da seguire.
Quanto alla divisione in paragrafi, è il frutto di una analisi del testo che ha qualcosa in comune con la ricerca di una sequenza di tipo logico o argomentativo, presa in esame nella scheda 2.4.
Una controprova da suggerire agli studenti è questa, che la sequenza dei titoli sia un comprensibile riassunto del contenuto dell’intero brano.
Nell’attribuire dei titoli ci si può porre un altro obiettivo, che il lettore sia “chiamato” dai titoli – che stimolano il suo interesse – a leggere il brano. In questo caso il professore stesso deve indicare questo obiettivo, precisando o meno la tipologia del lettore e lo stile da seguire.
Correzione e valutazione
Vi sono molti possibili criteri, egualmente corretti, per identificare i paragrafi, a seconda che si voglia mettere in luce questa o quella caratteristica del testo. E’ però importante che vi sia coerenza e che sia percepibile il criterio seguito, in modo che il testo diviso in paragrafi sia più facilmente comprensibile dal lettore, perché le sue parti – e la loro sequenza – sono ben identificate. Per la correzione il criterio essenziale è questo, che la comprensibilità del brano sia migliorata.
Quanto ai titoli, vi sono diversi stili possibili. I criteri per la valutazione sono la chiarezza e la corrispondenza al contenuto del paragrafo. Dovrebbe seguirne un aiuto per la comprensione del testo, perché il titolo orienta e guida il lettore. Se è stato posto l’obiettivo di richiamare l’attenzione del lettore e invitarlo a leggere, ovviamente anche questo è un criterio per la correzione.
Ogni correzione, poiché sono possibili diverse strategie per la paragrafazione e la titolazione, è una proposta del professore allo studente. Può essere discussa. E’ quindi parte di un dialogo, particolarmente efficace quando queste operazioni non vengono richieste individualmente per iscritto, ma sono il frutto di un comune lavoro di analisi in classe (preparato o meno da una prima analisi a casa).
Naturalmente se l’esercizio si prolunga in una revisione in comune è necessario tenere presente quanto detto per tutti gli esercizi di dibattito (vedi l’Introduzione).
Quando usare
Come strumento sistematico di analisi del testo per favorirne lo studio e l’approfondimento. Come strumento di verifica della comprensione (si tratta di un esercizio che può entrare in compiti di verifica accanto ad altri e dare luogo ad attribuzione di voto).
Si tratta di operazioni che devono essere mantenute ad un livello di intuitiva freschezza, e corredate da inviti alla creatività, cioè alla espressione di una interpretazione del testo attraverso questi strumenti. Altrimenti si corre il rischio di un appiattimento filologico che dà la falsa illusione di avere capito un testo profondo, mentre può capitare di saperne solo leggere bene la forma esteriore. Se questo capita, il professore deve spingere gli studenti ad approfondire lo studio con esercizi di confronto tra testi o di riflessione.
Variante
Può essere richiesta l’attribuzione di titoli frase
Nota
Il tipo di abilità richieste per questo esercizio dovrebbe essere in possesso degli studenti già dalle classi precedenti. Ma non è detto che sia così. Quindi in sede di prove d’ingresso o comunque all’inizio del lavoro in comune per filosofia questo va verificato. E’ il caso di riprendere con cura quanto è stato fatto negli anni precedenti, in modo che una volta per tutte gli studenti imparino a paragrafare e titolare.
Domande al testo: lettura critica
Descrizione
Il professore chiede agli studenti di leggere il testo ponendo domande sui singoli punti, in modo che la comprensione del testo nella sua completezza possa dirsi raggiunta quando ciascuno è in grado di dare risposta alle domande o, più spesso, di articolarle con consapevolezza, o intuendo in modo più o meno chiaro possibili percorsi di ricerca per rispondere ad esse.
Regole
A cosa è invitato esattamente lo studente? A leggere il testo in modo attivo: creando un dialogo tra sé e il testo, tra il proprio mondo e quello dell’autore. Le regole devono quindi essere costruite dagli studenti, personalizzando il metodo sotto la guida del professore. Può essere utile che le regole che ciascuno segue siano formalizzate e proposte ai compagni, e discusse insieme.
Decisiva è la capacità di rispondere a domande del tipo: in che cosa esattamente consiste qui il problema? come posso interpretare e risolvere l’apparente (o reale?) incoerenza del testo?
Correzione e valutazione
Nella forma in cui è presentato, l’esercizio è uno strumento personale di studio. Per il professore si tratta di guidare gli studenti ad usare bene questo strumento. Ma le varianti personali introdotte da ciascuno degli studenti devono essere accettate, se efficaci e corrette, perché il metodo va personalizzato.
Nella correzione deve essere posta particolare attenzione alla corretta formulazione dei problemi sotto forma di domande o in altra forma. Solo in alcuni casi lo studente saprà formulare con piena consapevolezza i problemi, ma qui decisivo è lo sforzo per farlo.
Quando usare
Come strumento abituale di studio o come esercizio preparatorio ad altri esercizi (confronto tra testi, sintesi, creativi). Nelle varianti che possono dare luogo ad attribuzione di voto, l’esercizio va proposto alternato con prove di diversa natura, in modo da avere un quadro completo del livello di studio, di conoscenze acquisite e di abilità degli studenti.
E’ un tipo di esercizio che si presta al lavoro di gruppo.
Variante
La stesura di un dialogo è una forma più articolata di questo tipo di esercizio.
Una importante variante è l’elaborazione di un questionario da parte dello studente, con risposte articolate o a risposta chiusa (con tre alternative). I questionari del primo tipo possono essere utilmente usati come strumento di sintesi, i secondi – rivisti dal professore – possono essere dati ad altri studenti come esercizio o verifica in classe o a casa.
Naturalmente è possibile che sia il professore a formulare il questionario, ed è prassi corrente nella scuola. Ma è tutt’altro tipo di esercizio, perché mette in gioco abilità e stili di pensiero diversi.
Nota
Questa tipologia di esercizi filosofici è di primaria importanza perché permette allo studente di superare quell'”effetto di superficie” a cui si accennava nella Introduzione e di pervenire quindi a maggiore consapevolezza critica. E’ naturalmente utile offrire modelli ai giovani, perché questi metodi diventino un abito mentale, uno stile personale di lavoro filosofico. Può trattarsi di esercizi personali da svolgere per iscritto o di lavori da svolgere in gruppo, tipici di una comunità in ricerca. In quest’ultimo caso possono essere condotti nella forma di dialogo tra studenti, in una delle sue varianti oppure, per offrire loro un modello, nella forma del dialogo guidato dal professore
Analisi di un testo mediante l’elaborazione di una scheda o di uno schema, o mediante la ricerca di passi
Descrizione
Tipo 1: Schedatura per tesi, ipotesi, definizioni, argomentazioni
Il professore chiede che un testo, breve o lungo (e dunque: un brano antologico o un’opera), sia schedato per punti, identificando ciascun punto secondo una partizione tipo: tesi, ipotesi, definizioni, argomentazioni.
Tipo 2: Costruzione di uno schema in sequenza logica
Lo schema richiede l’identificazione di uno o più concetti in una sequenza logica, con analisi delle argomentazioni, della coerenza, degli eventuali slittamenti di senso (finalità logico-analitica).
Tipo 3: Costruzione di uno schema su tema
Lo schema richiesto va elaborato enucleando un tema, e quindi seguendo, anche attraverso una sequenza selezionata di passi, il il suo sviluppo nel testo studiato (finalità analitico-descrittiva)
Tipo 4: Ricerca di passi
L’esercizio richiede l’identificazione di un concetto mediante la ricerca e la selezione di passi da un’opera filosofica (questo esercizio può costituire il lavoro preparatorio per ulteriori esercizi)
Regole
Il professore deve precisare, con lezioni a questo dedicate, che cosa deve intendersi per tesi, ipotesi, definizione, argomentazione, e così via. L’esperienza insegna che è tutt’altro che semplice, e si danno casi in cui due concetti si sovrappongono, con effetti di confusione sugli studenti. Una volta accertatosi, con esercizi in comune, o corretti in comune, che gli studenti hanno imparato a identificare in un testo questi concetti, possono essere assegnati esercizi con varie regole, identificate dal professore nel titolo.
Correzione e valutazione
I criteri sono:
– la corretta definizione analitica dei concetti
– la corretta identificazione di ciascuna tesi, ipotesi, e così via;
– la chiara esposizione di ciascun punto;
– la corretta identificazione della sequenza logica e degli slittamenti di senso
– la correttezza nella identificazione dei passi selezionati
– la completezza del lavoro di analisi rispetto al testo studiato.
Quando usare
Il lavoro sui testi proposto da questo tipo di esercizi è una base per successivi lavori, per esempio per la elaborazione di testi creativi, o di confronto tra testi.
Come tutte le schedature, nelle varie forme indicate, è un tipo di esercizio che va proposto a piccole dosi. E’ un lavoro che può avere controindicazioni, perché faticoso e lungo. C’è il rischio quindi che sia svolto superficialmente o che generi stanchezza e rifiuto della materia. Naturalmente questo effetti possono essere controllati con interventi che mirano a rafforzare la motivazione degli studenti.
Nota
L’analisi di un concetto in più testi, di uno stesso o di diversi autori, dà luogo a vari tipi di esercizi di confronto che, da questo punto di vista, sono una elaborazione di questo tipo di esercizio di analisi.