Quante di noi non si sono chieste come si mettono tutte le posate correttamente sulla tavola o quando dobbiamo utilizzarle proprie tutte? In alcune occasioni particolari come un pranzo o una cena con tutti i parenti o di lavoro possiamo decidere di usare il nostro bel servizio di posate d’argento regalatoci per il matrimonio e mai usato.
Indice
Posate
Le posate in argento non sono di quegli oggetti mondani, moderni ma sicuramente di design, che posso cambiare con la stessa facilità con cui cambiamo la tovaglia oppure i tovaglioli. Sono di quegli oggetti di valore che una volta acquistati o ricevuti come regalo ci teniamo ben stretti e che dovremmo cercare di far durare a lungo. Infatti, insieme al gusto per la scelta, andrebbe associata la costanza e la volontà del prendersi cura di loro e assoggettarli ad una corretta manutenzione.
L’Argento come più comunemente si sa è un elemento chimico o meglio come recita il vocabolario di lingua italiana “metallo bianco lucente … viene usato in lega con altri metalli per la fabbricazione di numerosi oggetti …”. Tutte noi, soprattutto se sposate, abbiamo un servizio di posate d’argento posate in qualche cassetto chissà dove. Ci chiediamo quando usarle perché, alla fine, guardiamo alla praticità ed alla quotidianità. Pensiamo che dopo non possiamo metterle in lavastoviglie e dobbiamo lavarle separatamente. Ci stressiamo al solo pensiero. E invece dovremmo abituarci ad usarle più spesso e ad usarle per noi.
Ma come si dispongono le posate di un servizio in maniera corretta sulla nostra tavola? Presto detto. Alla sinistra del piatto vanno poste, da sinistra verso destra le seguenti posate: forchetta da pesce costituita da tre rebbi e forchetta da tavola. Alla destra dei piatti, invece, procedendo da destra verso sinistra, cioè dall’esterno verso l’interno, vanno sistemate le seguenti posate: cucchiaio da minestra (se non è previsto il suo uso a secondo del pranzo o cena si può benissimo omettere), coltello da pesce (che si accoppia con la forchetta da pesce sul lato opposto), coltello da tavola. Ma non è finita qui, ci sono alcune posate che stanno nella parte superiore dei piatti e sono, dall’alto verso il basso: cucchiaino, forchettina e coltello (più piccolo) da frutta e/o dolce. Naturalmente non siamo obbligati a mettere tutte queste posate, anzi, se vogliamo fare proprio bella figura, mettiamo solo quelle necessarie al pasto che andremo a consumare, ad esempio, se non è previsto pesce, possiamo non inserire il coltello e la forchetta specifica. Se queste ultime dovessero mancare, la posizione delle altre resta invariata. Fate attenzione alla disposizione dei coltelli, perché dovete tenere cura anche di rivolgere la lama verso il piatto e non sul lato opposto. Anche le posate da dessert hanno il loro giusto verso, la forchettina viene posizionata con il manico disposto verso sinistra, quello del cucchiaio invece viene disposto verso destra, mentre il coltello da frutta è posizionato così come il cucchiaio, cioè col manico verso destra. A questo punto sappiamo apparecchiare la tavola secondo le regole del bon ton.
Caratteristiche
Sotto la definizione di posate vengono racchiusi i seguenti altri termini: cucchiaio, forchetta, coltello.
Cucchiaio: è un elemento “della posateria utilizzato per consumare pietanze liquide o semiliquide”. Esso si compone del manico (parte attraverso cui lo impugniamo) che spesso finisce con un decoro o una forma ovale. La quantità che può essere contenuta da un cucchiaio è più o meno standard tanto che sia le massaie che i grandi chef in cucina, lo usano come misuratore e dosatore per la realizzazione di torte o dolci in genere o come quantità di riferimento per condire le pietanze. Dire mettere un cucchiaio di zucchero, indipendentemente dal modello specifico del cucchiaio indica all’incirca la stessa quantità di zucchero. Non vale la stessa filosofia per gli altri componenti della posateria.
Cucchiaino si presenta uguale al cucchiaio ma di dimensioni ridotte. Serve per mangiare alcuni tipi di dolci, macedonia ed anche col cucchiaino spesso vengono dosati alcuni ingredienti come appena detto.
Forchetta è un altro elemento “della posateria terminante con due o più punte, per recare alla bocca cibi solidi”. Anche la forchetta è munita, come il cucchiaio e gli altri componenti della posateria, di un manico lungo per l’utilizzo della stessa. Le punte che generalmente sulle forchette delle nostre tavole sono quattro, sono detti rebbi e sono parallele tra loro come a formare un pettine. Sembra che la forchetta venne inventata dai cinesi (anche se altre fonti dicono che i giapponesi iniziarono ad usarle ancora prima dei cinesi). Arrivò sulle nostre tavole, quelle del mondo occidentale, nel settecento e vennero utilizzate così come oggi facciamo noi. Una variante più piccola ci fornisce la forchettina da dolce.
Coltello a differenza degli altri due elementi sopra descritti, il coltello è quello “strumento costituito da una lama metallica“ anch’esso fornito di manico. In tempi antichi veniva usato come arma, oggi con una qualche modifica, è arrivato sulle nostre tavole e serve ad aiutarci durante i pasti nell’affettare e/o tagliare così da evitarci di mangiare con le mani. Il taglio delle pietanze viene fatto accompagnando l’uso del coltello con quello della forchetta. Il coltello generico differisce però da quello da pesce che presente una parte più larga e piatta proprio per l’utilizzo sulle portate di pesce.
Servizio – Set – Coperto
Col servizio di posate si intende un numero preciso di coperti, solitamente sono 6, 12, 24 e tutti i pezzi hanno le stesse caratteristiche e lo stesso decoro o disegno. Il coperto è formato dalle seguenti posate, cucchiaio da tavola – cucchiaio da dolce – forchetta da tavola, forchetta da pesce – forchetta da frutta – forchettina da dolce – coltello da tavola – coltello da pesce – coltello da frutta. In un coperto questi pezzi non devono esserci tutti contemporaneamente e necessariamente, ma variano a seconda di quello che si mangia. Per set di posate si intende il servizio completo e si indica sempre il numero totali dei pezzi cioè set da 24 pezzi, set da 36 pezzi, set da 75 pezzi. Set da 24 pezzi significa che i componenti del servizio sono in totale 24 suddivisi tra forchette, coltelli, cucchiai, posate da frutta o da dessert ecc…
Pulire e lucidare le posate in argento
Avere delle posate d’argento comporta anche avere cura nel mantenerle e soprattutto nel capire come pulirle, lavarle e lucidarle. Il procedimento non è uguale a quello delle posate di acciaio inox che possediamo tutti e che mettiamo ogni giorno in lavastoviglie. Comunque voglio consolarvi subito dicendovi non è difficile e che non comporta spese eccessive. Iniziamo con la lucidatura. Come ben sapete l’argento, anche se posato nelle nostre belle vetrine e mai utilizzato è soggetto ad una patina del tempo che fa diventare di un altro colore tendente al giallo/brunito oppure al grigio scuro, come se fossero un po’ affumicati. Questi oggetti basta lucidarli con creme apposite che si trovano in commercio, poco care e facili da reperire per farle ritornare al loro colore ed alla loro brillantezza originaria. Ma non possiamo trattare le posate, che accompagnano i nostri pasti, alla stregua dei vassoi o alzate e centrotavola. La prima cosa che dovete fare con le posate d’argento è trattarle con il semplice sapone di marsiglia, il sapone per eccellenza che non manca nelle nostre case. Questo serve a togliere l’ossidatura naturale dell’argento. Potete aiutarvi con una spugnetta morbida (così da non rovinare l’argento) se non li usate da molto e stentano a ritornare lucide. Potete anche usare dei prodotti specifici che trovate nei vari negozi che trattano questo settore e specifico per le posate d’argento, a voi la scelta. Noi vi consigliamo di pulirle con un panno di stoffa, semplice e vedrete che i risultati non tarderanno ad arrivare. Fate questo trattamento fino a quando lo ritenete opportuno, dopo di che lavatele bene ed asciugatele sempre con un panno morbido e saranno pronte da mettere a tavola.
Questo vale per tenerle lucide, ma per lavarle, cosa consigliamo. La stessa cosa, potete sempre usare il sapone di marsiglia in quanto non è assolutamente tossico, poi risciacquare e sono pronte per essere riposte nei cassetti ed essere riutilizzate alla prossima occasione. Dobbiamo però segnalare che ci sono delle posate in argento che possono essere messe in lavastoviglie ed essere lavate come le posate di acciaio. L’unico consiglio che vi diamo a riguardo è quello di asciugare immediatamente le posate una per una, subito finito il ciclo della lavastoviglie, per evitare che resti il segno della goccia d’acqua. Certo non è l’ideale ma se non viene fatto questo tipo di lavaggio tutti i giorni ed avete fretta oppure volete godervi la compagnia invece di mettervi a lavare le posate manualmente, potete optare per questa soluzione facile, pratica e veloce.
Per maggiori dettagli consigliamo di leggere questa guida sulla pulizia dell’argento pubblicata sul sito Comepulire.net.
Prezzi posate d’argento
Per quanto riguarda i prezzi delle posate d’argento c’è da dire, innanzi tutto che questo varia moltissimo in base alla composizione della lega, alla lavorazione applicata e necessaria per la realizzazione della singola posata che alla pesantezza della stessa. Non possiamo considerare una fascia di prezzo generica che racchiude tutti i tipi di posate. Occorre quindi fare questa differenziazione. Se entriamo in una gioielleria oppure in un negozio specializzato in argenterie o liste nozze, possiamo anche indicare il nostro budget e loro sapranno consigliarci il modello migliore che sia un giusto compromesso di quanto detto sopra. Ma se non abbiamo neanche idea di quanto possa costare un servizio di posate d’argento discreto, di quelle che non ci resta il coltello in mano mentre affettiamo l’arrosto, allora dobbiamo metterci in testa che risparmiare è la soluzione sbagliata.
Facciamo anche attenzione alla composizione, posate d’argento sono diverse da posate placcate argento e quindi argentate. Queste ultime le troviamo anche intorno ai 150,00€ per un servizio completo. Un servizio di posate d’argento discreto, composto da 60 pezzi lo trovate a non meno di mille euro. Anche in questo settore, come tanti altri, il nome della casa produttrice fa alzare il prezzo. Fatevi indicare bene le differenze fra i vari modelli che hanno prezzi diversi così da rendervi conto di cosa potete valutare e cosa invece potete scartare e andate alla scelta del prodotto più giusto.