Oggi esistono diversi modi per riscaldare l’acqua della piscina, come spiegato nel dettaglio in questa guida di Alessio Massi, ma molti di questi comportano un dispendio elevato in termini energetici.
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Perchè riscaldare la piscina
Ci sono diversi motivi per cui riscaldare la piscina. Uno dei principali è il comfort degli utenti. Infatti, una piscina riscaldata permette di prolungare la stagione balneare e di godere della piscina anche nei mesi più freddi o in serate fresche. Inoltre, una temperatura dell’acqua più calda può anche rendere il nuoto più piacevole e aumentare il tempo che gli utenti passano in acqua.
Inoltre, una piscina riscaldata può essere utilizzata per finalità terapeutiche, come la fisioterapia o il recupero da infortuni. In questo caso, la temperatura dell’acqua deve essere controllata e regolata accuratamente per garantire il massimo beneficio terapeutico.
Infine, riscaldare la piscina può anche aumentare il valore della proprietà e l’attrattiva di una struttura ricettiva, come un hotel o un resort. Una piscina riscaldata può infatti rappresentare un valore aggiunto per gli ospiti, che potranno godere della piscina in ogni momento dell’anno.
Come riscaldare la piscina senza consumare troppo
I pannelli solari termici sono una valida soluzione per riscaldare l’acqua della piscina a costo nullo, escludendo il costo iniziale e la messa in opera, riuscendo nel contempo quasi a raddoppiare il suo periodo di utilizzo.
Questi si servono infatti dei raggi e del calore del sole per la propria produzione di acqua calda, al contrario dei moduli solari fotovoltaici, che trasformano l’irraggiamento del sole in elettricità.
Facili da installare e mantenere, i pannelli solari termici sono realizzati in materiali sintetici, privi di vetro, rigidi ai fini di una buona tenuta e un buon impatto estetico.
Il loro impiego consente il risparmio di combustibili fossili e non vi è presenza di emissioni inquinanti.
Il liquido(acqua e antigelo) che si scalda passando nei pannelli solari di dirige nella serpentina interna al serbatoio dell’acqua calda sanitaria e, quando è stata raggiunta la temperatura desidera, va in uno scambiatore dove, per contatto, avviene il trasferimento di calore dal liquido”solare” all’acqua della piscina che attraversa lo stesso scambiatore.
Tutti gli elementi sono a prova di corrosione e si adattano a essere installati in giardini, terrazze, tettoie e a qualsiasi impianto di filtrazione, sfruttando le potenzialità della pompa presente.
Quali sono, allora, i collettori più adatti alle piscine ?
Potenzialmente tutti, visto che sono in grado di garantire senza difficoltà una temperatura dell’acqua di 25-28° C, ideale per il bagno in piscina, sia essa interna che esterna.
Solitamente, però, il modello più adottato è il pannello solare non vetrato, meno costoso del modello vetrato e perfettamente in grado di rispondere alle esigenze delle piscine, frequentate soprattutto in estate, periodo in cui le prestazioni dei due modelli si rilevano quasi identiche.
Non necessita di sistemi di accumulo, visto che è la piscina stessa ad assolvere a questa funzione.
Per piscine di superficie inferiore a 100 mq., lo schema dell’impianto è semplice e consiste generalmente di un sistema di riscaldamento ausiliario di dimensioni limitate.
La caldaia che integra il sistema di riscaldamento a pannelli solari può avere infatti dimensioni ridotte grazie al fatto che l’installazione di pannelli solari per il riscaldamento della piscina può soddisfare autonomamente circa l ’80-90% del fabbisogno richiesto.
La scelta di una simile soluzione impiantistica risulta particolarmente adatta per piscine scoperte e non troppo grandi.
Visto che per gli impianti solari residenziali è necessaria una superficie coprente pari a circa la metà della superficie della piscina, si può facilmente intuire come questi possano essere installati facilmente sui tetti delle abitazioni senza minimamente compromettere le condizioni estetiche e senza la necessità di occupare spazio libero.